È accaduto alla sua proprietaria, figlia di imprenditori Lucani di un’azienda agricola d’eccellenza, che ha voluto acquistare una tipica dimora pugliese risalente al 1800 immersa in Valle d’Itria,
la valle dei trulli per antonomasia.
Il trullo è stato interamente realizzato con la pietra calcarea locale dalle mani esperte di maestri trullari, che hanno saputo conservare la tipicità e la bellezza del luogo.
La dimora, incastonata su una piccola collina nel cuore della Valle d’Itria, in uno scenario quasi fiabesco, incanta come una vecchia poesia.
La sua locazione è esclusiva, 7000 mq di terreno roccioso e macchia mediterranea, con alberi di pino, querce e mandorli, si estendono su sei livelli, ai confini dell’oasi “Bosco Ulmo”.
Il trullo è composto da un grande cono centrale, riservato ad una zona living con tavolo, camino e due alcove laterali destinate ad una camera matrimoniale, cucina e bagno. Vi è in una nicchia un ulteriore poltrona letto che non gode della privacy necessaria, risultando perfetta per, ad esempio, dei bambini.
L’arredamento è curato in ogni dettaglio, con nobili complementi recuperati con cura e biancheria interamente realizzata a mano da un’instancabile ricamatrice.
Un grande piazzale in pietra anticipa la dimora e accoglie un gazebo in legno con un grande tavolo d’epoca per pranzi e cene all’aperto.
Fra cespugli di lentisco, una caratteristica penisola in pietra è riservata ad una spa idromassaggio con acqua riscaldata, cromoterapia e 5 postazioni differenti, corredata di lettini per il sole e ombrellone.
Sotto un maestoso pino riposa un tavolo con sedute in pietra e massi antichi affiorano dal terreno creando suggestivi salottini d’altri tempi nella totale assenza di rumori e suoni.
La sera i grilli diventano i soli protagonisti insieme a falene e lampiridi, mettendo in scena concerti di suoni e luci.
Qui, dove non esiste inquinamento luminoso e di notte le stelle sembrano essere così vicine tanto da poggiarsi sul tetto del trullo.
Appena fuori dalla residenza si trova l’ingresso di Bosco Ulmo, che dà la possibilità di intraprendere la ciclovia dell’acquedotto pugliese, un percorso cicloturistico che collega i comuni di Ceglie Messapica, Locorotondo e Cisternino.
Sono numerosi i sentieri percorribili, passando tra i vecchi tratturi e stradine di campagna, attraversando gli splendidi colori e gli inebrianti profumi che solo la Valle d’Itria regala.
Ceglie Messapica, città d’arte e terra di gastronomia, è considerata la capitale della cucina pugliese. Nelle sue piccole trattorie, disseminate nel centro storico, è possibile gustare le specialità del posto: gli eccellenti dolci e il famoso biscotto cegliese.
8km da Ceglie Messapica
12km da Martina Franca
18km da Ostuni
27km dal mare
55km da Brindisi
• pernottamento minimo 2 notti
• Non è consentito fumare all’interno del trullo
• Sono ammessi solo gli ospiti registrati al momento della prenotazione
• Sono ammessi animali
• Maggio/Ottobre: €180,00 a notte
soggiorno minimo 2 notti;
• Giugno/Settembre: €220,00 a notte
soggiorno minimo 2 notti
• Luglio: €330,00 a notte
soggiorno minimo 2 notti
• Agosto: €380,00 a notte
soggiorno minimo 2 notti
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